"Signor presidente del Consiglio, noi abbiamo già votato la fiducia al governo da lei presieduto. Abbiamo ascoltato la sua informativa, come, con la stessa attenzione, insieme ai colleghi, abbiamo seguito la conferenza stampa di ieri sera. Le medicine che il suo governo ci ha somministrato sono molto amare, il nostro auspicio è che siano efficaci. Da quanto abbiamo sentito, apprezziamo l’abolizione di fatto delle province, la riforma del sistema pensionistico, le liberalizzazioni delle professioni. Non siamo riusciti a capire cosa succede al Mezzogiorno che, per altro, sia Lei che il ministro Passera, ieri, avete citato più volte. Apprezziamo il pensiero ma vorremmo capire concretamente cosa succede alla infrastrutturazione di quell’Italia che continuiamo a scrivere con la "i" minuscola. La speranza è l’ultima a morire, si dice, ma noi laici non viviamo di speranze, ma di fatti. Siamo certi che Lei non mancherà all’appuntamento per dimostrarci con i fatti che il Paese si può risanare con equilibrio ed equità. L’onorevole Della Vedova ha detto: ‘Signor presidente, il nostro Nord…’. Io direi: la nostra Italia, che sicuramente Lei vorrà scrivere con la "i" maiuscola, cosa che tutti i nostri governi precedenti non hanno mai fatto".